Con un’interessante sentenza del 22.3.2019, il Tribunale di Brescia spiega in otto punti i “sintomi” che caratterizzerebbero la PAS – Sindrome da alienazione parentale.
In particolare, si tratta:
- della campagna di denigrazione nella quale il bambino e scimmiotta i messaggi di disprezzo del genitore alienante;
- della razionalizzazione debole dell’astio per cui il bambino spiega le ragioni del suo disagio nel rapporto con il genitore alienato con motivazioni illogiche, insensate o superficiali;
- della mancanza di ambivalenza. Il genitore rifiutato viene descritto dal bambino in maniera negativa, mentre l’altro genitore in maniera positiva;
- del fenomeno del pensatore indipendente: il bambino afferma che ha elaborato da solo la campagna di denigrazione del genitore;
- dell’appoggio automatico al genitore alienante, quale presa di posizione del bambino sempre e solo a favore del genitore alienante;
- dell’assenza di senso di colpa;
- degli scenari presi a prestito, ossia affermazioni che non possono ragionevolmente provenire dal bambino;
- dell’estensione delle ostilità alla famiglia allargata del genitore rifiutato.
In presenza di questi “sintomi” è possibile diagnosticare la PAS che, se effettivamente riscontrata in sede di C.T.U. (come avvenuto nel caso che ha occupato il Tribunale di Brescia), può portare il Giudicante ad adottare una decisione di affidamento esclusivo a favore del genitore alienato.
Per il testo completo: Sentenza-Tribunale-Brescia