PRATICHE RISARCIMENTO DEL DANNO IURE PROPRIO E IURE EREDITATIS
- Risarcimento del Datore di Lavoro per Invalidità del Dipendente causata da terzi a seguito di incidente stradale: A seguito di incidente stradale il datore di lavoro può, infatti, aver subito un ingiusto danno consistente nella assenza forzosa del proprio dipendente. La Giurisprudenza, sia di legittimità che di merito, ha progressivamente riconosciuto il diritto all’azione di rivalsa del datore di lavoro nei confronti di chi abbia provocato un danno al proprio dipendente.
- Risarcimento del Danno da Morte del congiunto c.d. Danno Tanatologico: ci si riferisce alla consapevolezza dell’imminente fine della vita. Peraltro, secondo la Sentenza della Cassazione Civile, sez. III, n. 1361/2013 (che si pone in contrasto con quanto sinora unanimemente affermato anche dalle SSUU della Cassazione civile con la sentenza 11 novembre 2008 n. 26972) tale voce risarcitoria va riconosciuta “a prescindere dalla consapevolezza che il danneggiato ne abbia” e quindi anche in caso di morte cosiddetta “immediata o istantanea”, senza che assumano pertanto al riguardo rilievo né il presupposto della persistenza in vita per un apprezzabile lasso di tempo successivo al danno evento da cui la morte è derivata, né il criterio dell’intensità della sofferenza subita dalla vittima per la cosciente e lucida percezione dell’ineluttabile sopraggiungere della propria fine.
- Risarcimento del Danno Biologico Iure proprio per Morte del Congiunto: Il riconoscimento ai familiari del danno biologico iure proprio per la morte del congiunto ha, quale presupposto, lo stato di alterazione psicofisica del richiedente, occorrendo, pertanto, che sussista un vero e proprio danno alla salute. Secondo costante Giurisprudenza tale danno costituisce il momento terminale di un processo patogeno originato dal medesimo turbamento dell’equilibrio psichico che sostanzia il danno morale soggettivo e che, in persone predisposte da particolari condizioni, anziché esaurirsi in un patema d’animo o in uno stato di angoscia transeunte, può degenerare in un trauma fisico o psichico permanente, alle cui conseguenze, in termini di perdita di qualità personali, e non semplicemente al pretium doloris in senso stretto, va allora commisurato il risarcimento.
- Risarcimento del Danno Patrimoniale: qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno (art. 2043 Cod. Civ.). Il danno si distingue, schematicamente in: danno emergente (effettiva diminuzione di patrimonio del danneggiato ad es. in caso di sinistro ci si riferisce alle spese per medicinali, riabilitazione, psicologo, meccanico) e lucro cessante (o mancato introito ad es. a causa della degenza in ospedale, o perché il danneggiato non potrà più svolgere l’attività lavorativa svolta prima dell’incidente o la potrà svolgere in misura minore);
- Risarcimento del Danno Non Patrimoniale: Il danno non patrimoniale è da liquidarsi sulla scorta di una personalizzazione basata sull’esperienza di vita della vittima. La recentissima sentenza della Cassazione Civile – Sez III – 21/09/2017 n° 21939 stabilisce il risarcimento non deve basarsi su un ristoro forfettizzato sulla base delle oramai note tabelle ma in base a circostanze concrete e peculiari.
- Risarcimento del Danno Non Patrimoniale da Stalking: La persona offesa dagli atti persecutori, pregiudicata tanto sul piano patrimoniale quanto e maggiormente su quello non patrimoniale, potrà richiedere il ristoro dei danni subiti sia in sede penale che in sede civile.
- Risarcimento del Danno da Malpractice Medico/Sanitaria: casi di negligenza ospedaliera o del personale. Vengono avviate pratiche per ottenere il risarcimento in favore di quei pazienti rimasti vittime di una prestazione professionale inadeguata da parte sia di medici che di altri professionisti sanitari (infermieri, addetti alle terapie di supporto, eccetera);
- Risarcimento del Danno Endofamiliare: qualora si dimostri che l’infedeltà, per le sue modalità e in relazione alla specificità della fattispecie, abbia dato luogo a lesione della salute del coniuge; in particolare, l’infedeltà per le sue modalità deve aver trasmodato in comportamenti ed atti specificamente lesivi della dignità della persona, costituente bene costituzionalmente protetto;
- Risarcimento del Danno da Mancato Matrimonio: chi si è visto opporre il rifiuto ingiustificato alle nozze da parte dell’altra parte al matrimonio, nonché a chi ha manifestato il proprio rifiuto alle nozze, per causa del comportamento dell’altro (per es. dopo aver scoperto di essere stato tradito). La causa va proposta entro 1 anno dalla rottura della promessa altrimenti non si può più agire in giudizio.
- Risarcimento dei Danni per Omesso Riconoscimento di un Figlio: Il mancato riconoscimento e l’abbandono dei figli nati fuori dal matrimonio, da parte del padre, integra violazione dei doveri genitoriali che dà luogo al risarcimento dei danni non patrimoniali per la privazione del rapporto parentale, nonché al diritto di regresso alla madre per le spese sostenute per il mantenimento della prole.
- Danno da vacanza rovinata.
In questo periodo travagliato a causa del coronavirus (COVID-19), si chiarisce che eventuali richieste di assistenza a fini risarcitori per illeciti di qualsivoglia natura collegati alla situazione di pandemia verranno vagliate come sempre con rigore e, se ritenute infondate, non verranno accettati i relativi incarichi.